LINEE GUIDA ESC 2024 PER LA GESTIONE DELLA PRESSIONE ELEVATA E DELL’IPERTENSIONE
Una delle principali novità rispetto alle linee guida ESC del 2021 è l’introduzione del termine “pressione elevata” nel titolo, che ha generato così una nuova categoria.1
La pressione arteriosa elevata è definita come una pressione sistolica in clinica di 120-139 mmHg o una pressione diastolica di 70-89 mmHg. 1
Questa modifica riflette la comprensione che il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari (MCV) correlate alla pressione arteriosa non è semplicemente binario, ipertensione o normotensione, ma il risultato di un’esposizione continua. Le Linee Guida ESC 2024 continuano a definire l’ipertensione come una pressione sistolica ≥140 mmHg o una pressione diastolica ≥90 mmHg.1
Particolare attenzione è stata riservata agli interventi non farmacologici, mirati a ridurre il rischio di MCV. Gli interventi sullo stile di vita hanno ricevuto una raccomandazione di Classe I, senza necessità di evidenze derivate da trial clinici, poiché i benefici di uno stile di vita sano superano ampiamente la riduzione della pressione arteriosa.1
Un altro cambiamento importante introdotto nelle Linee Guida ESC 2024 è la raccomandazione di perseguire una pressione sistolica target di 120-129 mmHg per gli adulti in trattamento. Il raggiungimento di questo obiettivo dovrebbe avvenire entro tre mesi, ma se la terapia antiipertensiva non fosse ben tollerata e il raggiungimento del target non fosse possibile, è necessario cercare di ottenere “il livello di pressione sistolica più basso ragionevolmente ottenibile”.1
LINEE GUIDA ESC 2024 PER LA GESTIONE DELLE SINDROMI CORONARICHE CRONICHE
Il termine sindrome coronarica cronica (CCS) è stato introdotto nel 2019, e le linee guida ESC 2024 offrono ora una definizione più completa:
Le linee guida ESC 2024 raccomandano un approccio graduale alla gestione della CCS sospetta:
- STEP 1: valutazione clinica generale per escludere cause non cardiache.2
- STEP 2: consulto con un cardiologo. In questo step, ha particolare importanza l’uso del modello Risk-Factor-weighted Clinical Likelihood, che considera sesso, età, sintomi dell’angina e fattori di rischio, senza perdere l’accuratezza diagnostica. Questo modello permette una previsione più accurata della malattia coronarica ostruttiva, declassando un maggior numero di individui a probabilità di malattia molto bassa e bassa e mantenendo un’elevata accuratezza.2
- STEP 3: esecuzione di esami per stabilire la diagnosi di CCS e valutare rischio di eventi futuri.2
- STEP 4: modifica dello stile di vita e dei fattori di rischio, in combinazione con la terapia farmacologica. La rivascolarizzazione coronarica è raccomandata se i sintomi sono refrattari al trattamento medico o in presenza di malattia coronarica ostruttiva ad alto rischio.2
Le linee guida ESC evidenziano l’importanza di un processo decisionale condiviso tra pazienti e operatori sanitari, promuovendo un trattamento centrato sulle necessità del paziente, per definire il percorso terapeutico più adeguato per i pazienti affetti da CCS.2
Data l’elevata prevalenza, è stata infine sottolineata l’importanza di una corretta diagnosi con test funzionali dei pazienti con INOCA (ischemia in assenza di malattia coronarica ostruttiva) e ANOCA (angina in assenza di malattia coronarica ostruttiva), per garantire loro il percorso terapeutico più adeguato e migliorarne la qualità di vita.2
LINEE GUIDA ESC 2024 PER LA GESTIONE DELLA FIBRILLAZIONE ATRIALE
Uno dei temi centrali delle nuove linee guida ESC è l’implementazione di una gestione centrata sul paziente per migliorare gli esiti nei pazienti affetti da fibrillazione atriale (FA). Gli approcci precedenti sono stati riesaminati per sviluppare un nuovo approccio di gestione: l’FA-CARE. Questo metodo è concepito per facilitare l’attuazione di queste linee guida e migliorare l’assistenza e gli esiti per i pazienti.3
L’approccio FA-CARE copre molti principi consolidati nella gestione della fibrillazione atriale, ma lo fa in modo sistematico, strutturato su quattro pilastri di trattamento fondamentali. La gestione congiunta con il paziente costituisce il punto di partenza di questo approccio.3
- C: comorbidità e fattori di rischio (comorbidities and risk factors)
- A: prevenzione di ictus e tromboembolismi (avoid stroke and thromboembolism)
- R: riduzione dei sintomi mediante il controllo della frequenza e del ritmo (reduce symptoms by rate and rhythm control)
- E: valutazione e rivalutazione dinamica (evaluation and dynamic reassessment)
L’educazione e la responsabilizzazione del paziente sono, infine, fortemente sostenute nelle nuove linee guida ESC, con un focus sul processo decisionale condiviso per migliorare i risultati individuali.3
LINEE GUIDA ESC 2024 PER LA GESTIONE DELL’ARTERIOPATIA E CORONAROPATIA PERIFERICA
Le nuove linee guida ESC evidenziano la complessità delle malattie vascolari, che richiedono una gestione olistica intensiva e multidisciplinare, con un follow-up a lungo termine (almeno una volta all’anno) per garantire un trattamento efficace e completo dell’intera circolazione arteriosa.4
L’incidenza di queste malattie è elevata, ma risultano essere frequentemente sottodiagnosticate e sottotrattate rispetto alla malattia coronarica ostruttiva, e poiché sono spesso asintomatiche, lo screening è essenziale.4
I pazienti con arteriopatia e coronaropatia periferica sintomatici presentano un rischio cardiovascolare elevato; per questo motivo, le linee guida ESC raccomandano il monitoraggio dei fattori di rischio, prestando particolare attenzione all’attività fisica, che porta a numerosi benefici, pur essendo spesso sottoutilizzata.4
Infine, una delle novità più significative, riguarda la terapia farmacologica. Le linee guida ESC 2024 raccomandano la riduzione del colesterolo LDL (LDL-C) di almeno il 50% rispetto al valore iniziale, con un obiettivo di LDL-C inferiore a 1,4 mmol/L (<55 mg/dL) per i pazienti con arteriopatia periferica aterosclerotica, al fine di ridurre la mortalità cardiovascolare, l’infarto miocardico e l’ictus, migliorando al contempo la distanza percorsa a piedi. Si raccomanda inoltre un controllo glicemico rigoroso (HbA1c <53 mmol/mol [7%]) per ridurre le complicazioni microvascolari nei pazienti con arteriopatia periferica.4
Le linee guida ESC 2024 hanno dato particolare rilevanza al processo decisionale condiviso tra operatori sanitari, medici e pazienti. Per un approfondimento del tema vi invitiamo leggere l’articolo “Shared Decision Making: un percorso decisionale condiviso alla base della relazione medico paziente” a cura di Simona Caporali.
Referenze
- McEvoy JW. et al. 2024 ESC Guidelines for the management of elevated blood pressure and hypertension. Eur Heart J. 2024; 45(38):3912-4018. https://doi.org/10.1093/eurheartj/ehae178
- Vrints C. et al. 2024 ESC Guidelines for the management of chronic coronary syndromes. Eur Heart J. 2024; 45(36):3415-537. https://doi.org/10.1093/eurheartj/ehae177
- Van Gelder IC. et al. 2024 ESC Guidelines for the management of atrial fibrillation developed in collaboration with the European Association for Cardio-Thoracic Surgery (EACTS). Eur Heart J. 2024; 45(36):3314-414. https://doi.org/10.1093/eurheartj/ehae176
- Mazzolai L. et al. 2024 ESC Guidelines for the management of peripheral arterial and aortic diseases. Eur Heart J. 2024; 45(36):3538-700. https://doi.org/10.1093/eurheartj/ehae179