Nel maggio 2023, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato la fine dell’emergenza sanitaria da COVID-19. Un passaggio che ha segnato un cambiamento nelle priorità cliniche, ma anche un nuovo assetto nell’uso globale dei farmaci e nella destinazione della spesa sanitaria.
Con la riduzione della domanda di vaccini e terapie anti-COVID, i sistemi sanitari hanno riallineato i propri investimenti verso aree di maggiore rilevanza: malattie croniche, oncologiche, immunitarie ed endocrine sono tornate al centro delle strategie terapeutiche, e anche l’utilizzo di farmaci innovativi ha ripreso slancio, soprattutto nei mercati sviluppati ed emergenti.
In LETSCOM abbiamo seguito da vicino questa trasformazione, studiando periodicamente report, analizzando dati e osservando i principali trend. Per restare aggiornati e rispondere alle nuove esigenze del settore con soluzioni all’altezza di un contesto in costante evoluzione.
Qui in particolare vogliamo analizzare insieme l’ultimo report dell’IQVIA Institute for Human Data Science: “Global Use of Medicines: Outlook to 2028”, in cui si afferma che l’uso globale dei farmaci e la relativa spesa sono destinati a crescere in modo significativo entro il 2028, superando i trend pre-pandemici.
Crescita della spesa farmaceutica: i nuovi driver globali
Entro il 2028, la spesa farmaceutica globale – calcolata a prezzi di listino – è destinata a raggiungere i 2.300 miliardi di dollari, con un tasso di crescita annuo composto (CAGR) compreso tra il 5% e l’8%.
Si tratta di un’accelerazione significativa rispetto alle previsioni del periodo pre-pandemia, che stimavano un CAGR tra il 3% e il 6%. Il recente aggiornamento delle stime ha infatti aggiunto due punti percentuali alle previsioni, nonostante un ridimensionamento marcato della spesa legata a vaccini e terapie contro il COVID-19, che viene ora stimata in netto calo (da 380 a 213 miliardi di dollari complessivi entro il 2028).
A trainare la crescita sono le terapie ad alto valore clinico, come quelle oncologiche, immunologiche ed endocrinologiche, sempre più adottate nei Paesi a reddito elevato, ma anche nei cosiddetti “Pharmerging Markets” come India, Brasile e Cina, dove l’accesso alle cure innovative è in espansione.
Tra le aree terapeutiche citate, si prevede che l’oncologia, da sola, raggiungerà oltre 440 miliardi di dollari entro il 2028, seguita dall’immunologia (192 miliardi) e da un’accelerazione senza precedenti nel trattamento dell’obesità, grazie alla diffusione dei GLP-1 agonisti.
Oltre ai driver legati all’innovazione terapeutica, l’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE) evidenzia come la transizione demografica – con l’aumento dell’aspettativa di vita e l’invecchiamento della popolazione – rappresenti un fattore chiave nell’incremento della spesa sanitaria globale.
Una popolazione più anziana è infatti associata a un maggior carico di malattie croniche come diabete, ipertensione, patologie cardiovascolari e neurodegenerative, che richiedono cure continuative, spesso complesse e ad alto costo.
A confermarlo anche il rapporto “Health at a Glance 2023” dell’OCSE, che sottolinea come nei Paesi membri oltre il 60% degli over 65 soffra di almeno due patologie croniche. Un trend destinato ad accentuarsi nei prossimi anni, determinando una crescente domanda di farmaci, servizi e assistenza sanitaria a lungo termine.
Uso storico e previsto di medicinali per regione, 2018–2028, e relativo CAGR – dosi giornaliere definite (DDD) in miliardi.
CAGR = tasso di crescita annuo composto
Andamento dell’uso Globale dei Farmaci: volumi in ascesa
Alla pressione crescente sulla spesa sanitaria si affianca un aumento costante nell’uso globale dei farmaci, che riflette il progressivo ampliamento dell’accesso alle cure.
Secondo quanto riportato dal report IQVIA, dal 2018 al 2023 il consumo mondiale dei farmaci è cresciuto del 14%, pari a circa 414 miliardi di dosi definite giornaliere (DDD). Secondo le previsioni, la crescita raggiungerà quasi 3,8 trilioni di DDD entro il 2028, con un’ulteriore rialzo del 12% nei prossimi cinque anni.
Non si deve però pensare che la dinamica sia uguale in ogni parte del globo.
A livello geografico i trend risultano piuttosto disomogenei: Cina, India e altri mercati asiatici emergenti, ad esempio, trainano la crescita con tassi superiori al 3% annuo, spinti da politiche sanitarie espansive, maggiore disponibilità di farmaci generici e un miglioramento delle infrastrutture sanitarie.
Al contrario, aree già mature come Nord America, Europa occidentale e Giappone mostrano una crescita più lenta (tra 0,6% e 1,3% annuo), poiché qui la presa in carico dei pazienti è già ampiamente coperta dai sistemi sanitari nazionali e i consumi sono ormai stabilizzati.
In America Latina, poi, il ritmo di espansione si è attenuato rispetto al passato: dal +6,1% medio annuo del periodo 2018-2023 si prevede un rallentamento a circa +1,9% fino al 2028, complice una congiuntura economica meno favorevole e una maggiore instabilità nei sistemi di approvvigionamento farmaceutico, specialmente in Paesi come Argentina e Colombia.
Una situazione simile si registra in Europa orientale, dove il conflitto in Ucraina ha gravemente compresso i sistemi sanitari locali a causa dell’afflusso di rifugiati, del danneggiamento delle infrastrutture e dell’aumento delle esigenze assistenziali. Tuttavia, secondo l’European Observatory on Health Systems and Policies, diversi Paesi della regione stanno lavorando per rafforzare la resilienza del proprio sistema sanitario attraverso riforme strutturali, investimenti in governance, digitalizzazione e rafforzamento dell’industria farmaceutica locale, per migliorarne la capacità di risposta a lungo termine.
Terapie trainanti: oncologia, immunologia ed endocrinologia
Tra le aree terapeutiche che più contribuiscono alla crescita dell’uso globale di farmaci ci sono immunologia, endocrinologia ed oncologia.
In ambito immunologico, l’introduzione dei biosimilari ha contribuito a rendere i trattamenti più accessibili. Secondo la FDA, oggi circa il 50% dei farmaci biologici utilizzati in questo settore ha almeno un’alternativa biosimilare. Questo ha favorito una maggiore concorrenza, con una conseguente riduzione dei costi e un ampliamento delle possibilità di cura disponibili.
Nell’endocrinologia, invece, la vera rivoluzione è rappresentata dai GLP-1 agonisti come semaglutide e tirzepatide, nati per il diabete ma ora approvati anche per l’obesità. Farmaci che stanno cambiando l’approccio terapeutico soprattutto negli Stati Uniti, dove la domanda è esplosa negli ultimi due anni.
Anche in oncologia si registrano forti aumenti nell’uso dei farmaci, grazie all’estensione dei trattamenti nei Paesi emergenti e all’uso crescente di terapie mirate e immunoterapici disponibili all’interno dei sistemi sanitari più avanzati.
Tra i più usati, gli inibitori PD-1/PD-L1, impiegati in molti tumori solidi, hanno raggiunto una diffusione maggiore nei Paesi ad alto reddito rispetto a quelli a basso consumo e entro il 2028 si prevede l’arrivo di oltre 100 nuovi farmaci oncologici, con una spesa che supererà i 440 miliardi di dollari.
Le 20 principali aree terapeutiche nel 2028 in termini di spesa globale con CAGR previsti a 5 anni
Biotecnologie e farmaci specialistici: Il futuro della farmaceutica
Guardando al futuro, biotecnologie e farmaci specialistici si confermano tra i principali protagonisti della crescita farmaceutica globale.
Nonostante un lieve rallentamento rispetto agli anni precedenti, la spesa per i farmaci biotech continuerà a crescere a un ritmo compreso tra il 9,5% e il 12,5% annuo, raggiungendo 890 miliardi di dollari entro il 2028.
Parallelamente, i farmaci specialistici – usati per patologie croniche, rare o complesse – arriveranno a rappresentare oltre il 43% della spesa globale e più del 55% nei mercati sviluppati.
Meritano poi un’attenzione particolare i farmaci per il trattamento dell’obesità, che si sta imponendo come una nuova priorità clinica globale. Come abbiamo visto, l’adozione crescente dei GLP-1 agonisti, come semaglutide e tirzepatide, sta rivoluzionando il trattamento di questa patologia, con benefici documentati anche sugli esiti cardiovascolari e metabolici dei pazienti.
Rimarrà centrale anche il ruolo dell’oncologia, che continuerà a catalizzare investimenti e innovazione: si prevedono oltre 100 nuovi farmaci antitumorali entro il 2028, portando la spesa in questo ambito a superare i 440 miliardi di dollari.
Quali punti chiave emergono dal report IQVIA sull'uso globale dei farmaci?
In un settore in costante trasformazione, LETSCOM continua a monitorare e analizzare i principali report internazionali, come quello dell’IQVIA Institute, per aiutare le aziende a interpretare i trend emergenti e adattarsi a uno scenario sempre più complesso.
I dati raccolti dall’IQVIA Institute tracciano un panorama in trasformazione, dove la spesa farmaceutica globale cresce non solo in termini quantitativi, ma soprattutto qualitativi. Stiamo assistendo a un’evoluzione del paradigma terapeutico: le cure si fanno più avanzate, mirate e personalizzate, con un impatto crescente sulla sostenibilità economica dei sistemi sanitari. La fase post-pandemica ha impresso un’accelerazione all’utilizzo di farmaci ad alto valore clinico, in particolare nelle aree dell’oncologia, immunologia e obesità, ma anche in segmenti emergenti come neurologia e bioterapie avanzate.
Questa dinamica positiva, però, si scontra con criticità strutturali: l’accesso diseguale ai farmaci innovativi nei Paesi a basso e medio reddito, le pressioni normative sempre più forti in tema di prezzi e rimborso, e la tenuta finanziaria dei sistemi di welfare già sotto stress. A ciò si aggiungono nuove sfide trasversali, come l’impatto del cambiamento climatico sulla domanda di farmaci, la gestione delle cronicità e il bisogno crescente di soluzioni digitali per monitoraggio e aderenza terapeutica.
Per tutti gli stakeholder – industria farmaceutica, autorità regolatorie, governi, assicurazioni, operatori sanitari e associazioni pazienti – il compito sarà allora quello di ripensare l’equilibrio tra innovazione, sostenibilità ed equità di accesso, promuovendo modelli di governance capaci di garantire che i benefici delle nuove terapie non restino concentrati in poche aree del mondo, ma vengano distribuiti in modo più equo e tempestivo. Solo così il progresso della medicina potrà tradursi in un reale avanzamento della salute pubblica su scala globale.
FONTI
- IQVIA Institute for Human Data Science: “Global Use of Medicines: Outlook to 2028”, January 2024. Disponibile su www.iqviainstitute.org
- ASVIS – “Ocse: con l’invecchiamento della popolazione serve aumentare la spesa sanitaria”, Novembre 2023. Disponibile su https://asvis.it/notizie/2-18957/ocse-con-linvecchiamento-della-popolazione-serve-aumentare-la-spesa-sanitaria-
- World Health Organization – “Global Health Expenditure Database”. Disponibile su https://apps.who.int/nha/database
- OCSE – “Health at a Glance 2023”, Novembre 2023. Disponibile su: https://www.oecd.org/en/publications/health-at-a-glance-2023_7a7afb35-en.html
- International Monetary Fund – “World Economic Outlook, All issues”. Disponibile su https://www.imf.org/en/Publications/WEO
- European Observatory on Health Systems and Policies: “Health systems in action: Ukraine”, Dicembre 2024. Disponibile su: https://eurohealthobservatory.who.int/publications/i/health-systems-in-action-ukraine-2024?utm_source=chatgpt.com
- Food And Drug Administration – “Biosimilar Product Information”, Luglio 2025. Disponibile su: https://www.fda.gov/drugs/biosimilars/biosimilar-product-information