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LOMBALGIA: STATE ATTENTI ALLA VOSTRA MENTE

Ansia, stress e depressione possono determinare lo sviluppo di sintomi a livello fisico. La somatizzazione di un malessere psicologico non deve essere vista come un tabù, ma un problema da risolvere per riconquistare il proprio equilibrio psicofisico.
Articolo a cura di Chiara Mossali
Biotecnologa, LETSCOM medical writer

Ormai lo sappiamo bene: esiste una forte connessione tra corpo e mente. Infatti, in caso di uno stato di stress continuo, lunghi periodi di ansia marcata o problemi emotivi persistenti, il corpo reagisce scaricando le emozioni su una specifica parte anatomica con sintomi che vanno dai dolori addominali al mal di testa, dal mal di schiena a cervicalgie. Questa ripercussione a livello fisico è chiamata somatizzazione [1]. Nei pazienti con manifestazioni somatiche, infatti, c’è un’alta prevalenza di disturbo d’ansia e depressione, ma vale anche il contrario, quindi i pazienti con disturbi d’ansia e depressivi hanno maggiori probabilità di somatizzare a livello fisico queste problematiche [1].

Negli episodi precedenti abbiamo visto come la lombalgia sia un problema estremamente diffuso nella popolazione mondiale e come il suo sviluppo possa essere infatti legato anche a fattori psicologici. In generale, i problemi psicologici più comuni nella popolazione generale (come stress, ansia e depressione) sono associati a disturbi muscoloscheletrici che si manifestano in particolare a livello di collo, spalle, parte bassa della schiena e articolazioni (polsi, ginocchia, anche) [2].

Sono diversi gli studi clinici ed epidemiologici che hanno riportato come i sintomi muscoloscheletrici (incluso il dolore) siano da considerarsi manifestazioni a livello fisico di un malessere psicologico (Figura 1). In particolare, i sintomi depressivi sono associati a livelli più elevati di intensità del doloremaggiori limitazioni funzionali e disabilità [2].

Figura 1. Emotions and the Chronic Pain Cycle. Riadattata da referenza 4.

MAL DI SCHIENA, MENTE E LAVORO

Riallacciandoci al focus sull’ambito lavorativo dell’articolo precedenteuno studio ha mostrato come alti livelli di disagio psicologico possano aumentare il rischio di sviluppare dolori muscoloscheletrici un anno dopo l’inizio di un nuovo lavoro. I disturbi muscoloscheletrici sono stati segnalati in particolare nella parte bassa della schiena, a livello di spalla, ginocchio e polso/avambraccio [3]. Esiste una spiegazione medico-scientifica? Naturalmente la risposta è affermativa: il legame tra disturbi psicologici e disturbi muscoloscheletrici può essere spiegato dal punto di vista biologico. Alcuni ricercatori hanno riportato il possibile ruolo dei neurotrasmettitori e dei recettori delle citochine, molecole coinvolte nei processi infiammatori: considerando ad esempio la patogenesi della depressione, questa è associata a una disfunzione nella produzione di citochine infiammatorie come reazione a eventi stressanti, disregolazione del sistema nervoso autonomo e impatto destabilizzante sull’asse ipotalamo-ipofisi-surrene. Ciascuno di questi meccanismi contribuisce anche allo sviluppo della sindrome del dolore cronico ed infatti le persone con problemi psicologici sono più soggette all’infiammazione e quindi a un maggior rischio di sviluppare disturbi articolari accompagnati da dolore [2].

COSA È SUCCESSO DURANTE LA PANDEMIA DA COVID-19

Nello scorso episodio abbiamo visto come l’emergenza sanitaria abbia spinto molte aziende a utilizzare lo smart working (lavoro agile da casa) per proseguire le attività lavorative e come, in particolare a causa di postazioni non ergonomiche e il mantenimento di posture non corrette. Ma questo non è tutto. Il lockdown conseguente alla diffusione del SARS-COV-2 ha rappresentato una sfida complessa anche per la salute mentale. La preoccupazione per la propria salute, per una incertezza economica e il senso di isolamento hanno contributo allo sviluppo di un malessere anche a livello psicologico, tanto che i casi di depressione e ansia sono aumentati significativamente durante il lockdown [5].
L’isolamento sociale, la solitudine, l’inattività fisica o lo stile di vita sedentario sono elementi tra loro interconnessi e possono interferire con lo stato di salute della persona con effetti anche sul dolore muscoloscheletrico. Uno studio, che ha valutato i rischi per la salute associati all’isolamento sociale, ha concluso che le persone socialmente isolate, indipendentemente dalla loro età, avevano rischi relativamente più elevati di avere problemi di salute inclusi quelli muscoloscheletrici [5].
Infine, durante il confinamento dovuto alla pandemia, il dolore muscoloscheletrico persistente o la comparsa di episodi dolorosi sono aumentati del 22,2%, con particolare interessamento della colonna vertebrale (49,5%). Inoltre, l’impatto psicologico del confinamento ha modificato e aumentato la percezione del dolore muscoloscheletrico [6].

COSA FARE IN CASO DI UN MALESSERE PSICOFISICO?

Sicuramente non vivere la propria situazione con disagio, ma è opportuno rivolgersi al proprio medico di riferimento oppure affidarsi a uno psicologo affinché possano valutare sia il quadro clinico sia quello personale, avviando un percorso di cura mirato. In questi tre episodi dedicati ai disturbi muscoloscheletrici, si è parlato di lombalgia (definizione e cause), dell’impatto dello smart working e dei fattori psicologici. Nel prossimo appuntamento scopriremo invece i consigli per prevenire la lombalgia.

Bibliografia
1. Bener A, Al-Kazaz M, Ftouni D, Al-Harthy M, Dafeeah EE. Diagnostic overlap of depressive, anxiety, stress and somatoform disorders in primary care. Asia Pac Psychiatry. 2013 Mar;5(1):E29-38.
2. Yazdi M, Karimi Zeverdegani S, MollaAghaBabaee AH. Association of derived patterns of musculoskeletal disorders with psychological problems: a latent class analysis. Environ Health Prev Med. 2019 May 15;24(1):34.
3. Nahit ES, Hunt IM, Lunt M, Dunn G, Silman AJ, Macfarlane GJ. Effects of psychosocial and individual psychological factors on the onset of musculoskeletal pain: common and site-specific effects. Ann Rheum Dis. 2003 Aug;62(8):755-60.
4. The Emotional Impact of the Pain Experience. https://www.hss.edu/conditions_emotional-impact-pain-experience.asp (Data ultimo accesso 25.10.2021).
5. Joseph SJ, Shoib S, Sg T, Bhandari SS. Psychological concerns and musculoskeletal pain amidst the COVID-19 lockdown. Open J Psychiatry Allied Sci. 2020;11(2):137-139.
6. Carpintero-Rubio C, Torres-Chica B, Guadrón-Romero MA, Visiers-Jiménez L, Peña-Otero D. Perception of musculoskeletal pain in the state of confinement: associated factors. Rev Lat Am Enfermagem. 2021 Jun 28;29:e3454.

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