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COVID-19 E SCLEROSI MULTIPLA, REAGIRE È POSSIBILE!

sclerosi multipla e risvolti inaspettati del covid-19
Due studi si sono occupati di valutare come le persone con SM hanno reagito alla situazione di isolamento e di carenza di servizi dovuta alla pandemia da Covid-19 e di quali strategie hanno messo in atto per reagire al meglio.
Articolo a cura di Simona Caporali
PhD, LETSCOM medical writer

Negli articoli precedenti, abbiamo visto che lo stile di vita ha una grande rilevanza per le persone affette da sclerosi multipla. A volte, però, ci sono eventi che influenzano nettamente la nostra vita, come la pandemia da Covid-19. Qual è stato, quindi, l’impatto della pandemia? Come hanno vissuto e come vivono questa situazione le persone con SM?

L’emergenza della prima ondata ha causato un importante rallentamento dei servizi sanitari in tutto il mondo, tra cui anche i servizi di neurologia e neuroriabilitazione [1]. Per fortuna durante la seconda ondata ci sono stati meno disservizi e la situazione è migliorata [1]. Eppure tutto ciò ha contribuito all’impatto psicologico sulle persone con malattie croniche, comprese le persone affette da sclerosi multipla (SM) [1].

Due interessanti studi effettuati dall’Università di Verona, ma che riguardano tutta la penisola, si sono occupati di valutare come le persone con SM hanno reagito alla situazione di isolamento e di carenza di servizi e di quali strategie hanno messo in atto per reagire al meglio [2,3].

La prima indagine ha coinvolto circa 250 persone affette SM con età media di 37 anni [2]: i partecipanti hanno dichiarato di sentirsi preoccupati, confusi, tristi e vulnerabili durante la pandemia rispetto al periodo precedente [2]. Anche il senso di controllo verso la malattia è stato messo a dura prova a causa dei cambiamenti nella gestione della sclerosi multipla provocando un notevole stress [2].

Il 40% degli intervistati ha dichiarato di considerare il supporto psicologico come molto importante per affrontare la situazione [2]. Tra le strategie per superare il momento le persone si sono concentrate, infatti, sul cercare supporto nei familiari e negli amici [2]. Inoltre, hanno cercato di coltivare hobby e di tenersi occupati in modo costruttivo [2].

NON SOLO STRESS, ANCHE CRESCITA

Una seconda analisi si è focalizzata sull’esperienza delle persone con SM con età tra i 18 e i 35 anni durante il periodo di lockdown [3]. In particolare questa survey si è concentrata soprattutto su eventuali aspetti positivi che possono essere emersi [3]. Ai partecipanti è stato chiesto di pensare a tali risvolti positivi e di identificarli, con risultati molto interessanti [3].

Gli intervistati hanno dimostrato che, nonostante il momento difficile e l’impatto psicologico, la pandemia è stata anche un’occasione di crescita psicologica [3].

Gli aspetti di crescita hanno riguardato soprattutto le relazioni con gli altri, in cui si è dato e ricevuto supporto da amici e familiari [3].

Ci sono stati anche momenti di crescita personale in cui i partecipanti hanno avuto occasione di [3]:

  • Prendersi cura di sé stessi;
  • Riuscire a esprimere e soddisfare i propri bisogni;
  • Concentrarsi sui propri obiettivi e perseguirli con perseveranza e determinazione;
  • Riconoscere le proprie forze e valorizzarle;
  • Non temere silenzi e solitudine, ma vederli come opportunità per conoscere sè stessi;
  • Riscoprire il valore di ciò che si ha.

Molti hanno riportato anche una crescita di tipo esistenziale, come [3]:

  • Imparare l’arte della pazienza e il valore dei piccoli gesti quotidiani;
  • Fare scoperte grazie ad una vita più rallentata;
  • Abbracciare la propria vulnerabilità e scoprirne i lati positivi;
  • Avere la libertà di fare delle scelte in modo responsabile sulla propria salute e sulla propria vita.

Questi benefici sono stati possibili grazie all’adattabilità umana che ha permesso di affrontare le avversità anche in una popolazione particolarmente vulnerabile come quella delle persone giovani affette da una malattia cronica come la SM [3].

Bibliografia

1. Triki, CC, et al. Global survey on disruption and mitigation of neurological services during COVID‑19: the perspective of global international neurological patients and scientific associations. J Neurol. 2021 Jun 11;1-13.
2. Donisi V, et al. Insights for Fostering Resilience in Young Adults With Multiple Sclerosis in the Aftermath of the COVID-19 Emergency: An Italian Survey. Front Psychiatry. 2021 Feb 22;11:588275. doi: 10.3389/fpsyt.2020.588275. eCollection 2020.
3. Poli S, et al. “If You Can’t Control the Wind, Adjust Your Sail”: Tips for Post-Pandemic Benefit Finding from Young Adults Living with Multiple Sclerosis. A Qualitative Study. Int J Environ Res Public Health. 2021 Apr 14;18(8):4156. doi: 10.3390/ijerph18084156

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