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DERMATITE ATOPICA VS. GEL E MASCHERINE: CONVIVENZA DIFFICILE, CHE FARE?

dermatite atopica
La dermatite atopica ha un andamento cronico e fluttuante, e può ridurre fortemente la qualità di vita dei pazienti in quanto i sintomi possono spesso condurre a privazione del sonno e a riduzione della produttività nelle attività quotidiane. [1]
Articolo a cura di Amalia Forte
PhD, biologa molecolare, LETSCOM medical writer

La dermatite atopica si sviluppa di solito nel bambino, con una prevalenza del 15-20%, e può persistere nell’adulto, con una prevalenza del 10%. La dermatite atopica è una malattia multifattoriale complessa le cui caratteristiche cliniche variano in funzione dello stadio della malattia, dell’età del paziente, del suo gruppo etnico e della regione geografica. La caratteristica peculiare di questo disturbo è l’eczema pruriginoso, che nei bambini può essere diffuso su tutto il corpo, mentre nell’adulto le lesioni tendono ad essere limitate a braccia e gambe, inclusi mani e piedi, collo e regione perioculare. Nella maggior parte dei pazienti (il 75%) si creano zone con secchezza cutanea, anche durante la remissione dell’eczema. [1]

LE MISURE DI PROTEZIONE INDIVIDUALE NELL’ERA DEL COVID-19 POSSONO INDURRE UN PEGGIORAMENTO DELLE MALATTIE CUTANEE PREESISTENTI, COME LA DERMATITE ATOPICA

Osservazioni ed indagini condotte di recente in diversi Paesi hanno evidenziato che le misure di protezione individuale adottate per prevenire o almeno ridurre l’infezione da SARS-CoV-2, come il frequente lavaggio e/o disinfezione delle mani e l’uso della mascherina facciale per un lungo periodo di tempo, hanno portato ad un aumento dell’incidenza dell’eczema alle mani e del prurito e di altre reazioni avverse sul viso, soprattutto in soggetti con pelle sensibile e atopica. [2]

In particolare, un questionario recentemente somministrato a 2315 soggetti giovani ha rivelato che il 19,6% dei partecipanti ha provato prurito dopo aver indossato una mascherina facciale per un lungo periodo. I partecipanti che hanno riferito di avere pelle sensibile e predisposizione all’atopia, e coloro affetti da dermatosi facciali (per es. acne, dermatite atopica o dermatite seborroica) hanno presentato un rischio significativamente maggiore di avere prurito, senza che vi fossero differenze significative nella frequenza di utilizzo di mascherine chirurgiche o in tessuto. Da sottolineare che il prurito causato dalle mascherine può indurre a grattarsi il viso e quindi può portare ad un uso inappropriato di questo dispositivo di protezione, compromettendone l’efficacia. [3]

Risultati simili a quelli appena descritti sono stati ottenuti anche da un altro questionario, somministrato dall’Associazione francese per l’eczema ai suoi iscritti. In particolare, il 48% dei partecipanti ha riferito un’esacerbazione del prurito, mentre sensazioni di formicolio e di bruciore sono state avvertite rispettivamente dal 31% e dal 12% dei partecipanti. [4]

Alcuni studi condotti in Danimarca e in Germania hanno recentemente riportato che regimi intensivi di igiene delle mani hanno causato un aumento dell’incidenza di eczema alle mani, con un rischio associato in maniera significativa a dermatite atopica preesistente, genere femminile, età più elevata e frequenza del lavaggio delle mani. [5,6]

QUALI MISURE DI PREVENZIONE POSSONO ADOTTARE I SOGGETTI CON DERMATITE ATOPICA?

Considerato che il perdurare della pandemia di COVID-19 ci costringerà ad adottare misure di igiene e protezione individuale anche nel prossimo futuro, sarebbe auspicabile aumentare, nei soggetti con dermatite atopica, la consapevolezza di un potenziale aumento di eczema alle mani, di prurito al viso e di altri eventi avversi, e stimolare quindi l’adozione di misure preventive, solo in parte già messe in atto dai partecipanti agli studi appena descritti. [2]

Le misure preventive suggerite includono, tra l’altro, una più frequente applicazione di creme o lozioni idratanti ed emollienti, in grado di migliorare la secchezza cutanea riducendo il prurito, assicurando una cute idratata e, soprattutto, aumentando l’integrità e la funzionalità della barriera cutanea. Quest’ultimo aspetto è molto importante perché la barriera cutanea costituisce la prima linea di difesa verso agenti esterni aggressivi, di natura chimica o biologica, impedendo l’attivazione dei cheratinociti negli strati cutanei sottostanti e quindi la produzione di molecole effettrici coinvolte nella reazione infiammatoria tipica della dermatite atopica. [7]

Bibliografia
1. Ständer S. Atopic Dermatitis. N Engl J Med. 2021 Mar 25;384(12):1136-1143
2. Kendziora B, Guertler A, Ständer L, Frey S, French LE, Wollenberg A, Reinholz M. Evaluation of hand hygiene and onset of hand eczema after the outbreak of SARS-CoV-2 in Munich. Eur J Dermatol. 2020 Dec 1;30(6):668-673.
3. Szepietowski JC, Matusiak Ł, Szepietowska M, Krajewski PK, Białynicki-Birula R. Face Mask-induced Itch: A Self-questionnaire Study of 2,315 Responders During the COVID-19 Pandemic. Acta Derm Venereol. 2020 May 28;100(10):adv00152.
4. Merhand S, Misery L, Delvigne V, Le Floch C, Taïeb C. Wearing a mask and skin disease: patients with atopic dermatitis speak it out. J Eur Acad Dermatol Venereol. 2021 Mar;35(3):e185-e187.
5. Simonsen AB, Ruge IF, Quaade AS, Johansen JD, Thyssen JP, Zachariae C. Increased occurrence of hand eczema in young children following the Danish hand hygiene recommendations during the COVID-19 pandemic. Contact Dermatitis. 2021 Mar;84(3):144-152.
6. Kendziora B, Guertler A, Stander L, Frey S, French Le, Wollenberg A, Reinholz M. Evaluation of hand hygiene and onset of hand eczema after the outbreak of SARS-CoV-2 in Munich. 2020 Nov-Dec; 30(6): 668-73.
7. Chieosilapatham P, Kiatsurayanon C, Umehara Y, Trujillo-Paez JV, Peng G, Yue H, Nguyen LTH, Niyonsaba F. Keratinocytes: innate immune cells in atopic dermatitis. Clin Exp Immunol. 2021 Jan 18.

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