- Ascolta il nostro podcast
Come abbiamo visto negli episodi precedenti, la sclerosi multipla (SM) è una malattia cronica degenerativa del sistema nervoso centrale che può portare a disabilità e interessa circa 2,5 milioni di persone in tutto il mondo. [1]
In base alle zone lesionate del sistema nervoso, le persone con SM possono avere esperienze molto diverse che possono colpire: [1]
- La sfera cognitiva
- La sfera dell’umore
- L’energia mentale e fisica
Questo può essere molto limitante nello svolgere le attività quotidiane e nel partecipare alla vita sociale e lavorativa. Perciò è fondamentale agire su tutti i fattori che possono rallentare il più possibile la progressione della malattia e ridurre la disabilità. [1]
STILI DI VITA, COSA SONO
Lo stile di vita è un fattore che può influenzare in modo importante il nostro benessere. È costituito da numerosi variabili, e comprende dieta, attività fisica, abitudini di fumo di tabacco e consumo di alcol, ma anche attività sociali e ricreative. [1]
La ricerca biomedica, negli ultimi anni, si è concentrata molto sulla sua influenza sui sintomi della SM, in particolare sulla fatigue. La “fatigue” anche detta fatica cronica o astenia, è uno dei sintomi più invalidanti della SM: consiste nel sentirsi continuamente stanchi sia fisicamente che mentalmente. Ne soffrono più dell’80% delle persone con SM e ha un grande impatto sulla qualità della vita. [1]
Uno studio molto recente ha evidenziato quali solo gli elementi dello stile di vita possono avere un’influenza significativa sulla fatigue nelle persone con SM:
- L’attività fisica regolare ha dimostrato di migliorare il sintomo della fatigue, in particolare con un impatto sul funzionamento sia fisico che psicosociale.
- Al contrario, il fumo di tabacco è risultato associato alla fatigue e ad un suo impatto nel funzionamento psicosociale.
- Il consumo di alcol non è risultato avere un effetto su questo sintomo.
Per quanto riguarda la dieta, uno studio italiano su 435 persone affette da SM suggerisce che seguire una dieta mediterranea può migliorare il grado di disabilità e la progressione della malattia. [2]
Infatti, le persone con SM intervistate che seguivano la dieta di tipo mediterraneo mostravano una circonferenza vita più contenuta, avevano un indice di massa corporea minore e avevano migliori punteggi di disabilità rispetto a coloro che non seguivano tale regime dietetico. Per quanto riguarda le ricadute, invece, sembra che la dieta mediterranea non abbia mostrato effetti significativi. [2]
Un altro aspetto di cui tenere conto è che il miglioramento dello stile di vita si riflette non solo sulla persona affetta da sclerosi multipla, ma anche sul resto della famiglia: alcuni studi hanno dimostrato che il miglioramento delle abitudini quotidiane innesca un circolo virtuoso e rende possibile lo sviluppo di un senso di controllo, speranza e ottimismo verso il futuro sia nel paziente che nelle persone a lui più vicine. [3]
In conclusione, le persone affette da sclerosi multipla possono fare qualcosa in prima persona per migliorare la propria condizione. Dieta ed esercizio fisico ed evitare il fumo di sigaretta possono aiutare a mitigare il sintomo della fatigue, a migliorare il funzionamento psicosociale, e in generale a migliorare così la qualità della vita propria e dei propri cari. Certo, a volte, in presenza di fattori esterni, anche gli stili di vita possono fare ben poco: nel prossimo articolo parleremo dell’impatto della pandemia da SARS-CoV-2 sulle persone con sclerosi multipla.
Bibliografia
1. Johansson s, et al. Associations between fatigue impact and lifestyle factors in people with multiple sclerosis – The Danish MS hospitals rehabilitation study
2. Esposito S, et al. Lifestyle and Mediterranean diet adherence in a cohort of Southern Italian patients with Multiple Sclerosis. Mult Scler Relat Disord. 2021 Jan;47:102636. doi: 10.1016/j.msard.2020.102636. Epub 2020 Nov 22
3. Neate SL, et al. Views of the Future of Partners of People with Multiple Sclerosis Who Attended a Lifestyle Modification Workshop: A Qualitative Analysis of Perspectives and Experiences. Int J Environ Res Public Health. 2020 Dec 24;18(1):85.
