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SOLE E DERMATITE ATOPICA: AMICI O NEMICI?

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Nei pazienti con dermatite atopica, la luce solare può rivelarsi amica o avversaria: la maggior parte dei soggetti di solito riferisce un miglioramento dei sintomi legati alla dermatite atopica dopo l'esposizione al sole, ma l’uso di filtri solari richiede cautela nella selezione.
Articolo a cura di Amalia Forte
PhD, biologa molecolare, LETSCOM medical writer

Nelle scorse puntate abbiamo parlato delle alterazioni della barriera cutanea nella dermatite atopica e della conseguente sensibilizzazione agli allergeni, che, nei soggetti con dermatite atopica, si possono nascondere anche nei prodotti più innocui, come le creme solari. A proposito di ciò, oggi analizzeremo i dati a disposizione sul legame tra raggi solari e dermatite atopica.

DERMATITE ATOPICA: SOLE SÌ O NO?

Il rapporto tra esposizione solare e dermatite atopica è tuttora alquanto controverso. Questa condizione clinica solitamente è aggravata dalle basse temperature e dall’aria secca e la maggior parte dei pazienti riferisce, nel corso dell’estate, un apparente miglioramento dei sintomi legati alla dermatite atopica da lieve a moderata. [1] Ma non sempre è così ed una serie di studi ha cercato di approfondire l’argomento.

Uno studio retrospettivo riporta che il 59,6% dei partecipanti ha considerato l’esposizione solare benefica per la propria pelle: in particolare il 33,3% ha osservato un miglioramento della dermatite atopica, mentre il 26,3% ha riferito la completa risoluzione della malattia durante le vacanze estive. Tuttavia, 4 pazienti su 10 hanno riferito una situazione invariata, se non un aggravamento della dermatite atopica in seguito all’esposizione ai raggi solari. [2] Gli effetti positivi dell’esposizione alla radiazione solare durante le vacanze estive sulla dermatite atopica da lieve a moderata sono stati confermati da altre ricerche condotte su soggetti adulti nel bacino del Mediterraneo. [3] Per esempio, uno studio ha evidenziato un peggioramento di un particolare tipo di dermatite atopica, nel corso dell’estate, con prevalenza di caldo e umido. [4] Per quanto riguarda i bambini e adolescenti,  sono state raccolte nuove evidenze sull’effetto delle radiazioni solari nella dermatite atopica, confermandone i benefici indipendentemente dai livelli di vitamina D. [5] E’ da evidenziare, infine, come una ricerca abbia suggerito che l’esposizione al sole dei bambini riduce il rischio di sviluppare dermatite atopica nel corso della prima infanzia: ciò sembra non essere legato alla produzione di vitamina D ma all’effetto benefico dei raggi UV sul sistema immunitario. [6]

Per fare delle valutazioni sul bilancio tra benefici e svantaggi dell’esposizione solare, è importante considerare il rapporto tra dermatite atopica e tumori cutanei: un ampio studio condotto in Danimarca ha evidenziato una correlazione inversa tra dermatite atopica e melanoma maligno, ma una correlazione positiva tra dermatite atopica e un maggior rischio di altri tipi di tumori cutanei, come il carcinoma basale e quello squamoso, ribadendo l’importanza di un’adeguata fotoprotezione in questi soggetti. [7]

PROTEZIONE SOLARE E DERMATITE ATOPICA: ASSOLUTAMENTE SÌ, MA OCCHIO AGLI ALLERGENI!

L’uso delle protezioni solari è fondamentale nei pazienti affetti da dermatite atopica, così come in tutti gli altri soggetti, sia per apportare un adeguato livello di protezione alla pelle, riducendo il rischio di fotoinvecchiamento e tumori cutanei, sia per evitare eventuali esacerbazioni della dermatite atopica nei pazienti maggiormente predisposti, mitigando la disfunzione della barriera cutanea e riducendo l’infiammazione. Nei soggetti con dermatite atopica è importante scegliere protezioni solari che contengano anche agenti emollienti ed idratanti, per meglio preservare l’integrità della barriera cutanea.

Tuttavia, l’uso delle protezioni solari può causare diverse reazioni cutanee nei soggetti con dermatite atopica, a causa dell’esposizione ai potenziali allergeni contenuti in questi prodotti, come filtri chimici, fragranze, conservanti ed altre sostanze. L’uso di filtri solari, pertanto, richiede cautela nella selezione. È quindi fondamentale affidarsi ad un dermatologo per la selezione di una fotoprotezione adeguata e poco sensibilizzante, eventualmente preceduta da patch test per i diversi filtri UV contenuti nelle protezioni solari. [1]

Bibliografia
1. Piquero-Casals J, Carrascosa JM, Morgado-Carrasco D, Narda M, Trullas C, Granger C, Fabbrocini G. The Role of Photoprotection in Optimizing the Treatment of Atopic Dermatitis. Dermatol Ther (Heidelb). 2021 Apr;11(2):315-325. doi: 10.1007/s13555-021-00495-y
2. Napolitano M, Monfrecola G, Fabbrocini G, Fattore D, Patrí A, Patruno C. Impact of sun exposure on adult patients affected by atopic dermatitis
3. Patrizi A, Savoia F, Giacomini F, Tabanelli M, Gurioli C. The effect of summer holidays and sun exposure on atopic dermatitis. G Ital Dermatol Venereol. 2009 Aug;144(4):463-6
4. Lee YC, Ju HJ, Kwon JW, Bae JM. Seasonality of allergic diseases: Real-world evidence from a nationwide population-based study. Immun Inflamm Dis. 2020 Sep;8(3):360-362. doi: 10.1002/iid3.316
5. Kemp AS, Ponsonby AL, Pezic A, Cochrane JA, Dwyer T, Jones G. The influence of sun exposure in childhood and adolescence on atopic disease at adolescence. Pediatr Allergy Immunol. 2013 Aug;24(5):493-500
6. Rueter K, Jones AP, Siafarikas A, Chivers P, Prescott SL, Palmer DJ. The Influence of Sunlight Exposure and Sun Protecting Behaviours on Allergic Outcomes in Early Childhood. Int J Environ Res Public Health. 2021 May 19;18(10):5429
7. Jensen AO, Svaerke C, Körmendiné Farkas D, Olesen AB, Kragballe K, Sørensen HT. Atopic dermatitis and risk of skin cancer: a Danish nationwide cohort study (1977-2006). Am J Clin Dermatol. 2012 Feb 1;13(1):29-36

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