Definizione, dimensioni e tipologie di coping
Il termine coping racchiude una vasta gamma di strategie cognitive e comportamentali utilizzate dagli individui per gestire situazioni o emozioni che risultano opprimenti, sia a livello interno che esterno. Sono state proposte diverse strategie e sistemi di classificazione per comprendere meglio e categorizzare le modalità con cui affrontiamo situazioni stressanti, sebbene non esista ancora un consenso unanime.2
Endler e Parker hanno suddiviso le strategie di coping in tre dimensioni principali.1
- Il coping orientato all’emozione: risposte emotive focalizzate sulla persona, come la preoccupazione per sé stessi, che possono includere reazioni come l’arrabbiarsi con gli altri o con sé stessi per ridurre lo stress.
- Il coping orientato al compito: sforzi finalizzati alla risoluzione di un problema tramite la ristrutturazione cognitiva o il tentativo di modificare le circostanze; l’accento è posto sulla pianificazione e l’esecuzione del compito.
- Il coping orientato all’evitamento: attività e cambiamenti cognitivi volti a eludere le circostanze stressanti. Può essere ulteriormente suddiviso in due sottodimensioni:
- distrazione, che implica l’utilizzo di attività sostitutive per evitare situazioni stressanti (evitamento orientato al compito);
- diversione sociale, che consiste nella ricerca di connessioni e comunicazioni con gli altri (evitamento orientato alla persona).
Alcuni studiosi hanno messo in discussione la validità di tali categorizzazioni, sottolineando la complessità e la multidimensionalità delle risposte allo stress. Le persone adottano spesso più strategie di coping contemporaneamente, con una notevole probabilità di cambiare approccio nel tempo.2
Le strategie di coping possono essere: 2
- adattive, salutari, positive e costruttive, che riducono lo stress;
- maladattive, non salutari, evitanti o negative, che possono aggravare la situazione.
Le strategie di coping in ambito oncologico
Uno studio su donne con carcinoma mammario recidivante ha evidenziato che la capacità di coping è un predittore del grado di disagio emotivo sperimentato. Una ridotta capacità di coping è associata infatti a un maggiore distress emotivo e a una qualità di vita inferiore. In uno studio su uomini con cancro alla prostata, coloro che adottavano strategie di coping basate sull’evitamento (disimpegno comportamentale, negazione e distrazione) hanno riportato un aumento dei disturbi del sonno.2
Uno studio recente ha valutato le strategie di coping adottate da pazienti oncologici e la loro relazione con il carico sintomatico. La maggior parte dei pazienti con cancro avanzato ha riportato l’adozione di strategie di coping adattive, come l’accettazione (86,7%) e il supporto emotivo (79,9%). Le strategie maladattive, come la negazione, sono risultate utilizzate da una minoranza di pazienti e associate a un aumento del dolore e della depressione.2
Gli studi confermano che un approccio di coping attivo e orientato alla lotta è associato a un miglioramento della qualità di vita, mentre un coping basato sulla sensazione di impotenza è correlato a un aumento del disagio.3
Il coping come fattore influente in tutto il percorso terapeutico
Negli ultimi decenni, la ricerca si è concentrata principalmente sulla valutazione delle strategie di coping in relazione alla diagnosi.5 Tuttavia, è altrettanto cruciale valutare come i pazienti affrontano il cancro in diverse fasi del loro percorso terapeutico.6
Hodges e Winstanley hanno evidenziato la necessità di concentrarsi anche sul periodo post-trattamento, in cui i pazienti possono sperimentare un notevole disagio. Questa fase rappresenta un’opportunità per migliorare la qualità della vita5 e favorire la crescita personale attraverso le avversità.4 Piani di gestione individualizzati che affrontano le rigidità nel coping possono fornire risorse preziose ai pazienti durante l’intero percorso oncologico.4
Il ruolo del medico nel supporto alle strategie di coping
Per il medico è fondamentale comprendere il modo in cui i pazienti affrontano il cancro, al fine di facilitare il dialogo e valutare con loro l’adeguatezza delle strategie di coping utilizzate.6
Il personale medico dovrebbe fornire strumenti per supportare l’adozione da parte dei pazienti di strategie di coping adattive, al fine di migliorare la propria qualità di vita.4 La terapia cognitivo-comportamentale rappresenta uno di questi strumenti. Si tratta di una modalità di psicoterapia volta ad aiutare gli individui a sviluppare strategie di coping adattivo, che facilitino la risoluzione dei problemi, modificando i comportamenti maladattivi che influiscono negativamente sull’umore e sul comportamento dei pazienti.1
Dopo un processo di shared decision making, le strategie di coping diventano fondamentali per affrontare le sfide emotive e psicologiche del trattamento. La loro adozione può essere facilitata dall’uso del colloquio motivazionale, che aiuta a costruire fiducia e risolvere ambivalenze.
Referenze
- Hiara S. et al. 2024. Comparison of changes in stress coping strategies between cognitive behavioral therapy and pharmacotherapy. Front Psychiatry 15:1343637. https://doi.org/10.3389/fpsyt.2024.1343637
- Dev R. et al. 2024. Coping Strategies and Associated Symptom Burden Among Patients With Advanced Cancer. Oncologist 29(2):166-75. https://doi.org/10.1093/oncolo/oyad253
- O’Brien CW. et al. 2010. Outlook and adaptation in advanced cancer: a systematic review. Psychooncology. 19(12):1239-49. https://doi.org/10.1002/pon.1704
- Yu C. et al. 2024. Coping strategies mediate the relationship between fear of cancer recurrence and quality of life in postoperative patients with prostate cancer: a multicentre survey. BMC Urol 24(1):49. https://doi.org/10.1186/s12894-024-01428-5
- Hodges K. et al. 2012. Effects of optimism, social support, fighting spirit, cancer worry and internal health locus of control on positive affect in cancer survivors: a path analysis. Stress Health 28(5):408Y415. https://doi.org/10.1002/smi.2471
- Lashbrook MP et al. 2018. Coping Strategies Used by Breast, Prostate, and Colorectal Cancer Survivors: A Literature Review. Cancer Nurs 41(5):E23-E39.